Per chi desidera che il proprio corpo dopo il decesso venga cremato, non e’ più obbligatoria una dichiarazione testamentaria in vita ma basta una semplice dichiarazione del coniuge o in sua assenza dei familiari piu’ prossimi che attestino che il defunto in vita aveva espresso il desiderio di essere cremato, o più facilmente, basta effettuare una iscrizione all’Associazione per la Cremazione.
Infatti, con un decreto approvato nel 1990 viene previsto che il coniuge o, in sua assenza, i familiari più prossimi – individuati secondo quanto disposto dal Regolamento di Polizia Mortuaria Nazionale – possano decidere se procedere alla sepoltura – in terra, in loculo o in tomba o alla cremazione.
La nuova normativa prevede che la cremazione non sia più gratuita e che le ceneri possano essere disperse o collocate in luoghi diversi dal cimitero.
A Roma le cremazioni si effettuano presso il cimitero Flaminio-Prima Porta. In tutti i cimiteri comunali sono predisposti appositi luoghi per la conservazione delle urne cinerarie che, in alternativa, possono anche essere tumulate nei loculi o nelle tombe, senza influire sul numero dei posti previsti nell’atto di concessione.
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